sbiadito...

"La figura di mio padre è sempre stata mitica, non mi è stato mai rivelato esattamente il perchè, il come e il quando fosse scomparso, con gli anni e la scoperta di tante lettere e documenti ho cercato di dargli un volto e ricucirgli una storia, ricordo bene però il terrore negli occhi di mia madre al solo pensiero di un suo ritorno.

Correva il 55 quando Scappò in legione straniera per debiti di gioco abbandonandola con il suo ultimo dono d’amore in grembo. 

Fin da piccolo mi sono sentito diverso dagli altri bambini, inizialmente non capivo in cosa fossi diverso, poi ho compreso... E per anni mi sono tormentato. Anzi mi ha tormentato. 

La sua “assenza presente” ha sempre condizionato le scelte più importanti, dal laurearmi a crearmi una famiglia.

Ho sempre sentito un vento caldo dentro di me che mi portava via dagli affetti. 

Mi sono rinchiuso nel mondo della filosofia per anni, li ero imbattibile, nessuno era meglio di me, lì, in quell’ambito, non ero il “senza padre”.   

Ho aspettato vent'anni prima di mettere alla luce una vita, tormentato dal fatto di poter essere come mio padre. 

Non pensavo che la vita mi potesse regalare una gioia così grande.

Ma il fantasma di mio padre riecheggia ancora nei miei sogni: immagini chiare di ciò che poteva essere. Figure sbiadite di ciò che non è stato."